scanner intraorale e impronta digitale

Scanner intraorale: il simbolo della rivoluzione digitale nel mondo del dentale

In pochi anni siamo passati dai metodi più tradizionale di visita odontoiatrica all’utilizzo dello scanner intraorale. Vediamo come.

Abbiamo parlato nelle scorse settimane della rivoluzione digitale in campo “commerciale”; oggi vorrei parlarvi della rivoluzione digitale ancora più importante e in atto negli ultimi decenni, quella che ha investito il mondo del dentale. Tutti ricorderanno che un tempo chi decideva di recarsi da un dentista in prima visita, quasi certamente, veniva sottoposto all’esperienza, talvolta poco piacevole, dell’impronta dentale tradizionale: al paziente veniva chiesto di tenere in bocca un materiale (alginato o materiali al silicone) per prendere meccanicamente l’impronta che rimaneva impressa sul materiale prescelto. Spesso questa operazione poteva originare vomito, soprattutto nei bambini, e in generale una sensazione di fastidio. Questa non era l’unica nota negativa di questa pratica. Immaginatevi il passaggio dagli archivi cartacei tradizionali a quelli digitali. Quanto spazio si è risparmiato e quanta rapidità guadagnata nel ricercare informazioni nell’archivio! Ecco, la stessa innovazione è avvenuta nell’archivio impronte di ogni dentista che ha scelto di passare al digitale. 

Dalla radiologia analogica alla radiologia digitale

Si parla del 2000 come anno simbolico di passaggio e introduzione della panoramica digitale. Inizialmente il risultante di questo esame era un film, una pellicola, comunque delicata da conservare dato il supporto fisico. Oggi è la radiografia digitale a farla da padrona: la panoramica è riprodotta in tempo reale dal software associato alla macchina rx. Un bel passo avanti, l’odontoiatra è infatti in grado di vedere in tempo reale la situazione e già comprendere quale sarà il passaggio successivo nella cura del paziente. 

Ma questa già grande innovazione ancora non bastava. Le rx tradizionali sottopongono il paziente a un grande numero di radiazioni; per ovviare anche a questo aspetto nel 2007 si parla della prima Tac Cone Beam settoriale. Di cosa si tratta? 

Finalmente attraverso questa tecnologia, il dentista dispone di un’apparecchiatura utilizzabile in tutte le discipline odontoiatriche: implantologia, chirurgia, ortodonzia, endodonzia e paradontologia limitatamente alla zona di proprio interesse.

La tac cone beam settoriale è, o dovrebbe essere, la prassi. I vantaggi sono molteplici e netti: 

  • grazie alla sua grande precisione di azione, si può utilizzare l’esame per analizzare solo la porzione di bocca interessata;
  • la qualità delle immagini è nettamente superiore;
  • il danno biologico è nettamente minore rispetto a una tradizionale TAC, con un dosaggio di raggi di circa 6 volte inferiore.

 

Per quale motivo quindi uno Studio Dentistico dovrebbe rimanere legato a vetusti strumenti che impattano negativamente sul flusso di lavoro e quindi anche sull’economia dello studio stesso?

 

 

Le impronte digitali 

 

Oggi, fortunatamente, sono molti gli studi che non rilevano più le impronta con le paste, ma preferiscono utilizzare gli scanner intraorali. Nel 2014 la Carestream reinventa l’impronta digitale grazie all’introduzione proprio degli scanner intraorali, piccoli, trasportabili e di facile utilizzo. 

La qualità del risultato derivante dall’utilizzo di uno scanner intraorale è imparagonabile rispetto alle vecchie impronte analogiche, non solo, ma anche la rapidità e la precisione rendono gli scanner una scelta obbligata per uno Studio dentistico di buon livello. 

Carestream Dental propone i macchinari CS 81003D cad cam ready e CS 8100SC 3D cad cam ready per fare il primo passo verso la digitalizzazione del tuo Studio Dentistico; e per chi  si convince a fare anche il passo successivo, c’è lo scanner intraorale CS 3600!

Per approfondire i vantaggi e le caratteristiche tecniche di questi macchinari, visita il sito marcozito.it o contattami attraverso i canali social.

 


Il cambiamento tecnologico avanza, non restare un passo indietro!

 

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